Prefazione dell'Istituto Europeo degl’Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa
Direttore Michel Thomas-Penette
Nel
1994, su presentazione del Ministero del Turismo italiano, il Consiglio di
Orientamento degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa decise di
raccomandare l'elezione del tema della Via Francigena, complementare di quello
delle Strade di San Giacomo di Compostella, creando così un grande tema sui
pellegrinaggi storici in Europa. Così come fu eletto, l'itinerario riprendeva
un’antica via di pellegrinaggio verso Roma che conobbe il suo apogeo nel
Trecento. L'itinerario inizia da Canterbury per finire a Roma, attraversando la
Francia e la Svizzera. Esso ricalca il tracciato del viaggio compiuto
dall'arcivescovo di Canterbury Sigerico, il quale si recò a Roma nel 990 per
incontrare papa Giovanni XV. Gruppi di lavoro erano stati istituiti dal Ministero
del Turismo e ci furono diverse mostre e convegni. Tale iniziativa mirava
ovviamente alla preparazione di una via di percorso nella previsione del Grande
Giubileo del 2000. Ma oltre al Giubileo, si tratta di proporre agli europei del
XXI° secolo di percorrere strade
storiche, le quali mostreranno l’immagine che i loro predecessori si facevano
dell'Europa, dei suoi valori e delle sue culture. Comprendere il patrimonio
culturale e naturale lungo le strade europee, infatti vuol dire prima di tutto
comprendere il prossimo ed imparare la solidarietà e la tolleranza. In Italia
la Via Francigena s’interseca con la Via di San Giacomo, facilitando la
cooperazione tra i due itinerari. Ma per il resto d'Europa, come è descritto
molto bene, tappa per tappa, in questo vademecum, la Via unisce l'itinerario e
l’andamento religioso di un uomo, Sigerico, come è documentato nel suo diario,
alle numerose vie usate dai viandanti diretti alle diverse mete di
pellegrinaggio, che si incrociavano in cammino: San Giacomo, Roma e Gerusalemme.
Nei primi due anni di elaborazione del presente itinerario,
questa rete di lavoro funzionò con gli aiuti dell'Unione Europea. Ma le
strategie ministeriali sono chiamate a cambiare ed il Ministero del Turismo si
volse poi verso un'organizzazione più decentrata dei " prodotti turistici
", lasciando le collettività territoriali libere di agire. L'iniziativa di
rilanciare una vera cooperazione in tutta Europa appartiene alla Sig.ra
Adelaide Trezzini che decise, parecchi anni or sono, di creare un’ Associazione
per riattivare lo studio storico della Strada e fornire a pellegrini e turisti
indicazioni su percorsi molto meno conosciuti.
L’ " Association Via Francigena (CH) " ha
concluso, quattro anni or sono, un accordo di partenariato con l'Institut per studiare il modo di
restaurare una continuità tra i diversi paesi e le collettività implicate
sull'insieme del percorso e preparare in comune una politica di informazione e
di documentazione.
Salutiamo dunque oggi la pubblicazione del secondo vademecum
che concretizza la continuità ritrovata della strada. Come lo scriveva di
recente la Sig.ra Trezzini: " la Via Francigena è concretizzata "!.
Questo grido di gioia sarà certo anche quello dei numerosi europei che scelgono
di vivere l'Europa nel percorso e nella scoperta delle strade che ne hanno
segnato le tappe storiche.
Da parte nostra, continueremo questa cooperazione con il
collegamento del sito Internet dell'associazione e dell’Institut , in modo da offrire a tutte le persone interessate una
pagina importante della nostra storia
comune, tutte le informazioni che riguardano il loro comune patrimonio.