PREFAZIONE

DEL REV.MO P. BERNARD ARDURA

SEGRETARIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA

ALLA NUOVA EDIZIONE DEL

VADEMECUM DELLA VIA FRANCIGENA



Sono veramente lieto di poter presentare questa rinnovata edizione del Vademecum che accompagna i pellegrini sulla Via Francigena. Il Vademecum è il risultato di un grande impegno dell'Association Via Francigena, guidata con grande entusiasmo e generosità da Adelaide Trezzini, che si è adoperata per ricostruire ulteriormente i percorsi antichi e renderli fruibili anche ai nostri giorni.

Nel tratto della Via Francigena che va dal Gran San Bernardo a Roma, oggetto di questo Vademecum, troviamo così nuovi percorsi pedonali che evitano l'attraversamento di strade di grande comunicazione, e di grande traffico automobilistico, e favoriscono maggiormente la ripresa del pellegrinaggio a piedi, già diffuso lungo il Cammino di Santiago di Compostella ma ancora poco apprezzato sulla Via Francigena, proprio per la difficoltà di rintracciare sentieri agibili.

Con il nuovo Vademecum tale difficoltà viene superata e si offrono percorsi alternativi e più adatti per il cammino a piedi o in bicicletta, come pure si forniscono le indicazioni per usufruire di servizi agevolati per le soste lungo il percorso.

Con l'intelligente e veloce sistema di rimandi e di simboli, sintetizzati in un agilissimo strumento di viaggio, si offre, pertanto, a chi desidera mettersi in cammino sulla Via Francigena una utilissima guida, dove è possibile trovare tutto il necessario per un cammino sereno, che favorisca anche il cammino interiore e un autentico "pellegrinaggio dell'anima".

Ci si mette in cammino, infatti, spinti da un moto interiore, da una ricerca profonda del senso e del progetto che deve animare tutta la nostra esistenza, o anche da una curiosità che man mano si specifica e si chiarisce.

L'incontro con la strada, la natura, le bellezze artistiche, le testimonianze della fede lasciate dalle generazioni precedenti, sono tanti messaggi da accogliere, comprendere, interiorizzare, per trasformarli poi nel nostro cammino personale, nel nostro stile di vita, nelle nostre scelte di fondo.

E' successo così per secoli, per tante generazioni che, come affermava Goethe, nel pellegrinaggio hanno formato la coscienza dell'Europa, di quell'Europa che oggi vuol ritrovarsi unita dall'Atlantico agli Urali e cerca la sua più vera identità.

Durante il Grande Giubileo del 2000 i credenti d'Europa e del mondo intero si sono incontrati sulle strade del pellegrinaggio, dando uno straordinario esempio di dialogo e di incontro pacifico e creativo. Sulla scia del Giubileo, e facendo propria la nuova sensibilità interiore di tanti nostri contemporanei, è bello allora favorire e promuovere il pellegrinaggio ed il cammino sulla Via Francigena perché uomini e donne di buona volontà, soprattutto i giovani, possano trovare occasioni di riflessione, di crescita interiore, di dialogo, ripercorrendo gli antichi percorsi. Quei percorsi che parlano ancor oggi, attraverso tante differenti testimonianze, di una fede che mette in cammino e spinge l'uomo a non essere mai sazio della propria umanità, ma a cercare continuamente la pienezza della propria verità, ed il senso dell'umana avventura.